Bonetti: "Andiamo al Centro con tante donne protagoniste e puntiamo a superare il 10%"
"Dobbiamo creare un polo centrale, capace di essere baricentro nella nuova legislatura, per continuare l'esperienza del governo Draghi". Elena Bonetti si prepara a correre alle prossime elezioni. Aveva una cattedra di matematica, prima di rappresentare Italia Viva nei governi Conte e Draghi.
Ora pensa che Iv debba allearsi non col Pd ma con Calenda: è così?
"Il bipolarismo estremizzato è diventato di fatto un bipopulismo: contrapposte spinte centrifughe rischiano di bloccare il Paese. Penso che tante cittadine e cittadini chiedano invece uno spazio di centro che sappia esprimere quel riformismo libero e concreto che il governo Draghi ha rappresentato per l'Italia".
Chi dovrebbe farne parte?
"C'è Italia Viva, con Matteo Renzi che, al di sopra di critiche o sondaggi, dimostra di saper fare sintesi di esperienze importanti, dal riformismo liberale al cattolicesimo democratico. E poi Azione insieme a +Europa, con Carlo Calenda e le colleghe Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Ma penso anche a forze della società civile, dell'associazionismo, a reti di impegno prepolitico".
Pensa anche a Toti e Quagliariello?
"Dipende da loro. Chi si mette in gioco con coerenza e visione, non solo per opportunità elettorale, penso possa e debba contribuire".
Ma il polo centrista, come ha obiettato ieri dal Pd Enrico Letta, non fa vincere la destra nei collegi uninominali?
"No, io credo che di fronte alla destra questo polo possa dare risposte a elettori di centrodestra che oggi non hanno più casa. Da lì si partirebbe per un governo in grado di continuare l'esperienza Draghi".
Quanto pensa possa valere quest'area?
"Sicuramente più del 10%. Tutto quell'elettorato di centro che ha diritto ad essere rappresentato".
Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.